Paesaggio montano Zoncolan

Viaggio in Carnia: sullo Zancolan, tra natura, borghi e vette

Affascinante terra di confine all’estremo lembo settentrionale del Friuli Venezia Giulia, a ridosso dell’Austria, la Carnia conserva un patrimonio naturale e culturale unico, fatto di borghi e di malghe, di vallate e vette incontaminate, di resti archeologici e pievi.

Una piccola guida su cosa fare, cosa vedere e cosa mangiare in Carnia, in particolare nella zona dello Zancolan, teatro di tappe storiche del Giro d’Italia e scrigno di bellezze.

Carnia Zancolan

Tra i monti che caratterizzano questa zona, lo Zoncolan è la montagna simbolo della Carnia, la cui cima Tamai si affaccia su un panorama di grande bellezza. Le sue pendici ricoperte da boschi, prati e cascate creano uno scenario da esplorare seguendo sentieri che si snodano tra alberi secolari e fioriture estive.

Conosciuto e frequentato dai ciclisti di tutto il mondo per la salita da Ovaro, varie volte traguardo del Giro d’Italia, considerata la più dura d’Europa ed ormai entrata nella leggenda, lo Zoncolan è circondato da diversi borghi – Sutrio, Paluzza, Ravascletto, Comeglians, Ovaro – che hanno mantenuto intatti attraverso i secoli architettura, artigianato, gastronomia e tradizioni, in una cornice naturalistica di rara bellezza.

Carnia Zancolan cicloturismo

La zona può essere vissuta dagli appassionati di ciclismo spingendo sui pedali lungo i percorsi del Giro d’Italia, ma non solo. Si può scegliere una più comoda e-bike, la soluzione panoramica offerta dalla funivia oppure optare per una camminata, più o meno impegnativa.

Qualunque sia il mezzo, il suggerimento è quello di prendersi il ​​tempo di ammirare i paesaggi differenti che si svelano mentre si sale in quota.

Carnia Zancolan Malga Meleit

Si può partire da Sutrio, paese noto per le sue feste tradizionali, come Magia del legno a inizio settembre, e affrontare, una volta in quota, uno dei percorsi dello Zoncolan Bike Park, oppure scegliere un’escursione con guide esperte e certificate lungo i sentieri della Grande Guerra o nei boschi dove – vuole la leggenda- vivono gli Sbìlfs (i folletti carnici), oppure a scoprire borghi, malghe e pascoli. Il comprensorio dello Zoncolan è infatti punteggiato dalle malghe dove, da giugno a settembre, vengono portate le mandrie all’alpeggio e dove si possono acquistare formaggi e altri prodotti.

Fra le altre, è raggiungibile con una bella passeggiata malga Meleit dove si può assistere alla lavorazione del formaggio.

Carnia Zancolan lavorazione del formaggio

Sentieri ben segnalati portano alla scoperta dei trekking più belli, raccolti in una mappa, mentre chi ama i cavalli e l’equitazione può fare escursioni e passeggiate in sella. Per tutti, non può mancare una sosta nei rifugi dove gustare piatti e prodotti tipici, come il frico o i cjarsòns, sorta di grossi agnolotti con ripieno dolce a base di ricotta profumata di spezie ed erbe spontanee, di cui ciascuna famiglia e ogni ristorante vanta una ricetta particolare.

Per soggiornare, ci sono molti piccoli alberghi di charme e agriturismi, oltre a quattro Alberghi Diffusi a Sutrio, Paluzza, Comeglians, Ovaro: un modello di accoglienza nato proprio in Carnia negli anni ’90, che offrono abitazioni ricavate dalla ristrutturazione di caratteristiche case carniche.

Carnia Zancolan

Un valore aggiunto è la possibilità di immergersi nella vita di un tipico borgo carnico e di vivere una vacanza a contatto con la gente del posto e con i ritmi del luogo, a contatto con le tradizioni, la storia, la quotidianità, assaporando lo spirito schietto della vita di montagna. Una forma di turismo sostenibile e responsabile, poiché favorisce la conservazione del patrimonio storico e culturale, stimola l’economia locale e riduce l’impatto ambientale legato alla costruzione di nuove strutture alberghiere.

Per tutte le informazioni sulla zona ci si può rivolgere all’ente per il turismo locale: Visit Zoncolan – Tel. +39 0433 778921 – www.visitzoncolan.com – info@visitzoncolan.com